Anche per quanto riguarda l'estate 2002 non si può certo dire che me ne sia restato con le mani in mano. Non ho migliorato il totale delle gite dell'anno precedente, ma considerando l'incertezza del tempo - che ha accomunato tutta l'Italia nel periodo in questione - appare quasi miracoloso l'aver uguagliato le quindici uscite del 2001. Fra esse spicca la realizzazione di un mio vecchio sogno: l'ascensione della Marmolada, oltretutto avvenuta nell'unica vera giornata di cielo terso e limpidissimo: una volta giunto in vetta, ho potuto ammirare panorami a dir poco mozzafiato! Per il resto, ammetto di essere entrato anch'io nel novero ben poco esaltante di coloro che sono muniti di cellulare. Ho infatti ceduto alle pressioni dei miei familiari che ora stanno più tranquilli sapendo che, in caso di difficoltà, pur essendo da solo posso chiedere aiuto a qualcuno. E' superfluo aggiungere che l'"arnese infernale" è rimasto sempre spento dentro allo zaino, mentre ora in città giace dimenticato in fondo a un cassetto... Un'ultima annotazione circa la fauna. Quest'anno ho incontrato molti più animali selvatici rispetto al passato: camosci, marmotte e scoiattoli hanno spesso accompagnato le mie gite, e ciò è forse da valutare come un primo, positivo risultato di una nuova mentalità rivolta alla salvaguardia dell'ambiente.

Francesco Fabbri - novembre 2002