Malgrado il concomitante concerto di Paul Simon, un attento pubblico valutabile sulle duecento presenze ha assistito all'attesa rentrée degli ottimi prog-rockers Nuova Era, assenti dalla dimensione live da oltre due anni.
Forse per tale motivo, prima del concerto i quattro musicisti apparivano piuttosto tesi; ma poi, una volta sul palco, il nervosismo si è come dissolto per lasciare posto a una notevole tranquillità e concentrazione. Ed infatti, sebbene fossero tutt'altro che esaltanti le strutture a disposizione, il suono è uscito dalle casse pulito e professionale.
Sono state inizialmente presentate le due lunghe suites
Io e il Tempo e Domani... Io Vecchio che comporranno il terzo LP, il quale sarà accompagnato, fra l'altro, da un videoclip girato in Cecoslovacchia. Mutevolezze repentine, rarefazioni e crescendo apocalittici hanno catturato con decisione l'audience, mentre il chitarrista Alex Camaiti dimostrava di essere in forma anche come vocalist. Cambio di atmosfera con La Tua Morte Parla, sinistra, angosciante traccia dark-progressive, sempre nuova grazie alle sapienti rielaborazioni del tastierista e leader Walter Pini. Il compito di chiudere l'esibizione è stato affidato a un gustoso medley di Dopo l'Infinito, Pianeta Trasparente e Cattivi Pensieri. Nell'ambito di tale pezzo, i quattro si sono prodotti in pregevoli solos: Alex ha espresso una dosata aggressività, mentre prima aveva offerto divagazioni cosmico-psichedelico-hendrixiane, con uso frequente del pedale wah-wah (effetto, oggigiorno, purtroppo molto trascurato); Walter ha saputo sfogare al meglio le sue smanie emersoniane cesellando elaboratissimi, barocchi passaggi; la sezione ritmica, composta dal preciso Enrico Giordani al basso e dal poderoso Gianluca Lavacchi alla batteria, ha confermato le buone qualità che già gli conoscevamo. Le calorose richieste di bis sono state accontentate con l'inedito, medievaleggiante Nuova Era.
Pedissequi imitatori dei seventies, questi cinque fiorentini (non dimenticando Ivan Pini, autore dei testi)? Niente affatto: la sensazione di chi scrive è che i Nuova Era siano depositari, del tutto credibili, di un'arte sublime ed assoluta e quindi, di fatto, fuori dal tempo; l'auspicio è che anche il pubblico tributi a tale ensemble riconoscimenti sempre più ampi. In fin dei conti, siamo o no il paese da cui è partita la vasta eco di "gruppetti" come Genesis o Van der Graaf?…

Francesco Fabbri - luglio 1991

(aggiornamento: dopo "Io e il Tempo" ['92], i Nuova Era hanno inciso "Il Passo del Soldato" ['95], migliorando sempre di disco in disco. Purtroppo i problemi di formazione che fatalmente attanagliano simili situazioni, oltre al mancato successo ad importanti livelli, avevano infine avuto la meglio, col conseguente scioglimento del gruppo. Ancora non pubblicato rimane il CD "Cattivi Pensieri" che comprende pezzi vecchi rifatti in studio o eseguiti dal vivo, con un inedito. Ma Walter Pini, che in realtà non aveva mai smesso di suonare, dopo diversi tentativi con vari musicisti pare riuscito nell'intento di ricostituire i Nuova Era: ecco la nuova line-up comprendente la ex-sezione ritmica dei Taproban, ovvero Guglielmo Mariotti [basso] e Davide Guidoni [batteria]. Già pronto lo strumentale "Lasciate ogni speranza o voi che entrate", traccia che farà parte di un compilation della Musea dedicata all'Inferno di Dante. Attendiamo sviluppi!)

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