Cima Scalieret
Piz Boè - Col Turond - Sass Pordoi
Cimon di Val Moena
Ferrata del Costabella
Monte Cardinal
Castel delle Aie
Passo Duron
Crepa Neigra
Sentiero delle Creste (gruppo del Padon)
Santuario di Pietralba
Pelenzana - La Forcella

Un passaggio esposto sulla ferrata del Costabella

Quest'estate il mio periodo di permanenza a Moena è risultato più breve di circa una settimana rispetto agli anni precedenti. Non ho quindi potuto uguagliare il numero di gite del 2001 e del 2002; comunque le undici escursioni totali rappresentano un buon bottino, e in più mi sento davvero appagato perché, complice il tempo quasi sempre stabile, ho affrontato alcune lunghe traversate in quota che richiedevano appunto buone condizioni meteorologiche. Anzi, il caldo assolutamente inusuale del 2003 s'è impadronito pure della montagna: spesso, anche a notevoli altitudini, si sono raggiunti i 30 gradi! Speriamo che tutto ciò non costituisca l'inizio di quel definitivo cambiamento climatico di cui alcuni esperti da parecchio ci parlano; certo è che non m'era mai capitato, ad altezze comprese fra i 2000 e i 3000 metri, di camminare ore e ore sotto un sole così cocente... Entrando ora nello specifico delle mie gite, quest'anno ho deciso di sostenere qualche piccola difficoltà tecnica in più: sentieri ferrati e brevi tratti di arrampicata sono spesso compresi nei resoconti che leggerete. Si tratta, ad ogni modo, di itinerari che non mi hanno mai creato autentici problemi, perché rimango convinto che il superare passaggi più o meno impegnativi debba costituire il mezzo per fare delle belle traversate, e non rappresentare il semplice fine. So bene che molti non la pensano così, e d'altronde io stesso ammiro la bravura tecnica dei free-climbers, veri 'ragni' dell'arrampicata, ma personalmente non proverei alcuna soddisfazione ad affrontare una paretina di pochi metri, magari in riva al mare... Ho un'altra filosofia; in più il mio ruolo di "escursionista solitario" impone che non mi vada a cacciare in avventure pericolose. Dunque ogni cosa è valutata con attenzione prima della partenza della gita, compreso l'equipaggiamento necessario: il cordino e magari il casco non vanno assimilati a orpelli per far scena, ma sono preziosi accorgimenti che talvolta servono a salvare la vita! Quanto alle foto, ne troverete un numero più consistente rispetto agli anni passati. Gli ultrapanoramici percorsi in cresta mi hanno infatti portato ad immortalare molti scorci caratteristici: spero che visiterete con piacere le nuove pagine.

Francesco Fabbri - novembre 2003

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