Per Myriam Sagenwells Saglimbeni il tempo si è fermato. In tutti i sensi: l'artista di Domodossola continua a trarre la propria ispirazione dal Medioevo più arcano; in secondo luogo le sue coordinate musicali permangono fedeli a quanto espresso - bene - nell'esordio omonimo, ormai lontano circa tre lustri (!). Dunque anche qui ci si muove tra fascinose melodie folkish dal sapore antico, talora screziate da epicità ad esse conferite dalla chitarra elettrica. L'iniziale "Total War" conferma subito quanto detto, giacché all'intro mistico-sacrale segue un gothic metal à la Warlord, senz'altro lodevole per capacità creativa; nel contempo emerge tuttavia l'unico piccolo difetto del disco, ovvero parti vocali che, ricercando il virtuosismo, qualche volta cadono nel tranello di una certa forzatura. Comunque i pregi dell'opera ci sono eccome, e si rilevano soprattutto laddove le trame si fanno più acustiche: "Renegade (Beyond the Glass)" è costruita con mano sicura, e piace il connubio archi/pianoforte che ne tratteggia il malioso dark progressivo. Molto garbati alcuni interludi, per piano e flauto ("Remembrance") o per clavicembalo ("Reminiscence"). Si sale decisamente di livello nella seconda parte del concept: brume celtiche e morbide evoluzioni nella rimarchevole "The Maid and the Willow", con un cantato che finalmente non è sopra le righe ma segue i toni pacati di una nenia; fa il paio con essa la dolce "Lullaby" che, così come "Dragon Lord", ha il malinconico profumo delle cose perdute.
A differenza del primo disco, qui Myriam, che suona chitarre, basso e arpa, è sostenuta da una vera band: Remo Sgrò (piano, tastiere, basso e flauto, oltre che co-compositore) e Roberto Mazza (batteria), mentre le vocals sono appannaggio della stessa Myriam e di Tina Vadalà. Con la sola eccezione, come detto, di certe parti cantate che in prospettiva futura sono da rivedere, "The Legend of the Two Stonedragons" merita la promozione a pieni voti: gli amanti di Black Rose e Dunwich non possono lasciarsi sfuggire Crystal Phoenix, entità completamente avulsa dalle effimere mode di oggigiorno e che ha il pregio di non ricorrere ad artifici o furbizie varie per conquistarsi qualche consenso in più. Ci potrà anche essere chi taccerà il progetto di immobilismo; per conto mio, invece, questa è pura coerenza artistica.
Contatti:
www.crystalphoenix.cjb.net.

Francesco Fabbri - ottobre 2003

[ARTICOLI]